Fai un tuffo nell’enogastronomia marchigiana, alla scoperta dei migliori prodotti del territorio!
Enogastronomia marchigiana: vini e prodotti tipici da assaporare
Non solo paesaggi mozzafiato e borghi ricchi d’arte, ma anche delizie dolci e salate da non lasciarsi scappare.
Il meraviglioso panorama collinare marchigiano è un vero toccasana per gli occhi. Ma negli scorci mozzafiato fatti di macchie boschive, ulivi e campi coltivati c’è molto di più di quanto il solo sguardo possa apprezzare. I suoli ricchi di minerali donano alle vigne tutti i nutrienti necessari alla produzione di vini pregiati, mentre la terra e gli allevamenti locali offrono al visitatore ingredienti genuini e gustosi, come il tartufo bianco di Acqualagna. Se vuoi compiere un viaggio alla scoperta dell’enogastronomia marchigiana, ecco i prodotti da non perdere!
La patria del tartufo?
Esistono pochi luoghi in Italia che fanno concorrenza ad Alba per quanto riguarda il tartufo. Le Marche però non hanno nulla da invidiare al Piemonte in tal senso. Dal Tartufo Bianco di Acqualagna - al quale sono dedicate delle fiere autunnali - al Bianchetto, fino al tartufo nero, questo pregiato tubero è un ingrediente tipico dell’enogastronomia marchigiana, capace di arricchire qualunque piatto.
Proprio da qui può iniziare il tuo itinerario enogastronomico alla scoperta delle Marche: acquistando un po’ di tartufo in uno dei negozietti locali, cercandolo durante un’appassionante caccia al tartufo organizzata (specialmente se alloggi presso Casale degli Ulivi o un’altra delle nostre ville nei pressi di Acqualagna) oppure assaporandolo nelle preparazioni culinarie della zona, capaci di trasformarlo da semplice ingrediente di terra a eccellenza invidiata in tutto il mondo.
Puoi ritrovare il suo aroma inconfondibile nell’olio locale - altro grande prodotto tipico della regione - oppure assaggiarlo in abbinamento a paste, risotti e sughi rustici. Oppure come ingrediente utilizzato per insaporire formaggi e salumi.
Enogastronomia marchigiana: il buon pasto si vede dal vino!
Variegate tanto nella conformazione geografica quanto nell’offerta enogastronomica, le Marche sono un vero e proprio gioiello per gli appassionati della buona tavola. Alla conformazione particolare della regione - fatta di colline, vallate, coste, scogliere e montagne - si deve la varietà dei suoi vini più pregiati, tra cui spicca la Lacrima di Morro d’Alba DOC, un rosso derivante dalla coltivazione del vitigno Lacrima. Caratterizzato da un eccellente profumo di rosa - dovuto alla fermentazione dell’uva - il Morro d’Alba può essere apprezzato anche nella versione Superiore - di maggiore corpo e dagli intensi sentori fruttati - e Passito, ottimo come accompagnamento a un dolce. Se invece vuoi rilassarti con una bottiglia di bollicine in una delle nostre migliori ville, non puoi perderti il Vernaccia di Serrapetrona DOCG, un vino spumante caratterizzato da un colore rosso rubino, da un aroma che spazia dal floreale al fruttato - con toni che ricordano quelli delle ciliegie mature - e un retrogusto leggermente amarognolo, che dona a questo vino un carattere grintoso.
Tra i vini bianchi spicca invece il Verdicchio dei Castelli di Jesi, la cui produzione è concentrata nella cosiddetta “zona dei Castelli”, tra le province di Ancona e Macerata. Ti basterà un solo sorso per apprezzare la freschezza e l’eleganza di questo vino corposo, che deve il proprio nome alle sue caratteristiche sfumature verdastre e la propria fama alle piacevoli caratteristiche organolettiche: aromi floreali che ricordano il biancospino e sentori fruttati di pesca, mela e agrumi, con una mineralità che può essere più delicata o più spiccata a seconda della zona di produzione.
Menzione d’onore, infine, al Visner, il vino di visciole, realizzato mettendo a fermentare per circa 4-5 mesi gli omonimi frutti nel vino rosso, con l’aggiunta di zucchero. L’acidità della visciola e il suo retrogusto amarognolo danno vita a un vino liquoroso dolce, ma con un sentore amaro che si sposa perfettamente ai dolci della tradizione marchigiana.
I migliori salumi e formaggi delle Marche
Ogni buon vino merita ingredienti gustosi a cui essere abbinato. L’enogastronomia marchigiana deve molto agli allevamenti locali, grazie ai quali riesce a produrre salumi e formaggi di alta qualità. Tra questi, il ciauscolo è uno dei salumi marchigiani più apprezzati in tutta Italia, dotato del marchio IGP europeo dal 2009. Questo insaccato a pasta morbida viene realizzato con carne di maiale e insaporito con aglio, pepe e vino (fegato in alcune particolari versioni) e lasciato stagionare per un breve periodo (almeno 15 giorni). Oltre al sapore intenso, il ciauscolo è noto soprattutto per la sua particolare consistenza, che lo rende perfetto per essere spalmato sul pane raffermo o sui crostini.
Altrettanto rappresentativo dei prodotti tipici marchigiani è il salame di Fabriano, realizzato con tagli pregiati di carne suina, con l’aggiunta di lardo in cubetti. Stagionato per circa 60 giorni, questo salame dal sapore dolce e leggermente affumicato è un’eccellenza territoriale da non perdere!
Tra i formaggi marchigiani (oltre al classico pecorino) spiccano la Caciotta di Urbino e il particolare Formaggio di Fossa. La Caciotta - localmente chiamata casciotta - è dotata di marchio DOP dal 1996 ed è prodotta da latte ovino e vaccino. Dolciastra al palato, può accogliere dei sentori erbacei nelle versioni maturate all’interno di botti con fieno e foglie di castagno. Il Formaggio di Fossa invece, deve il proprio nome alla particolare stagionatura alla quale viene sottoposto. Anch’esso insignito del marchio DOP e realizzato con latte misto, questo formaggio viene prodotto secondo un’antica ricetta, che prevede l’inserimento in fosse di arenaria a forma di fiasco, dove viene preventivamente bruciata della paglia. A una profondità di almeno 3 metri sotto terra, le forme - protette da sacchetti di cotone che ne aiutano anche l’identificazione - maturano grazie alle colonie batteriche, durante una permanenza di 80-100 giorni.
I sapori della tradizione, tra pasta fresca e dolci
Se alloggi in uno dei nostri appartamenti, ma non ti vuoi perdere un assaggio alle paste della tradizione, puoi imparare a realizzarle a mano grazie alle lezioni di Pasta Academy in villa. In alternativa puoi semplicemente sederti in uno dei ristoranti locali e assaggiare un piatto di Maccheroncini di Campofilone IGP, una pasta all’uovo risalente addirittura al 1500 (si dice furono offerti durante il Concilio di Trento), realizzate con farina di grano tenero e semola di grano duro. Il marchio IGP indica la necessità di effettuare ogni fase di preparazione all’interno della zona di riferimento, ossia il territorio che si trova all’interno del comune di Campofilone, in provincia di Fermo. La capacità della loro texture di trattenere il sugo più di altre varietà di pasta le rende perfette per ricette a base di ragù di carne o di salsa al pomodoro. Se sei invece alla ricerca di qualcosa di più particolare, non perderti i tacconi di fave. Ruvida, spessa e altrettanto adatta ai sughi (meglio se dal sapore delicato) questa pasta viene realizzata con la farina di fave ed è caratterizzata da un sapore leggermente dolciastro.
Spazio per il dolce? Tra i prodotti tipici marchigiani ci sono anche dei dessert imperdibili, provenienti dalla tradizione contadina. Puoi gustare una fetta di lonzino di fico, un impasto morbido e profumato di fichi secchi, noci e mandorle, talvolta con l’aggiunta di mosto o mistrà, un liquore di anice. Se invece non ti bastano delle ciambelline secche e stai cercando qualcosa di altrettanto buono da abbinare al vino di visciole, puoi puntare sui cavallucci (chiamati così per la forma particolare). Sono composti da una sfoglia spessa e da una farcitura interna di mosto d’uva, liquore, noci, nocciole, mandorle, uvetta, e talvolta caffè, cannella e cioccolato fondente. Un dolce delizioso e nutriente con cui concludere il tuo itinerario enogastronomico nelle Marche.
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