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Il Carnevale da non perdere: tra tradizione, musica e prelibatezze
Cosa fare nel periodo tra gennaio e marzo in una delle nostre ville nelle marche? Un consiglio? Non perderti il Carnevale! Esso costituisce un periodo di celebrazione nel calendario cattolico/cristiano che precede la Quaresima. Le festività principali si concentrano sul giovedì grasso e il martedì grasso, corrispondenti rispettivamente all'ultimo giovedì e all'ultimo martedì prima dell'avvio della Quaresima. Il martedì grasso rappresenta il culmine delle celebrazioni, poiché segna la conclusione dei festeggiamenti, preparando il terreno per l'inizio della Quaresima secondo il rito romano, che prende il via con il Mercoledì delle ceneri.
IL CARNEVALE DI FANO
Insieme al Carnevale di Venezia, il Carnevale di Fano è uno dei carnevali più antichi d'Italia: infatti, il primo documento che attesta lo svolgimento di questo colorato evento risale al 1347 ed è custodito presso il Comune di Fano.
Al giorno d'oggi, invece, per ciascuna delle tre domeniche, i carri allegorici attraversano viale Gramsci percorrendolo per tre volte.
Il primo giro è dedicato alla presentazione dei carri, con il Pupo a guidarli, accompagnati da musiche coinvolgenti e coreografie accattivanti. Una volta completato il primo giro, ha inizio il secondo, noto come "il getto", che attrae il maggior numero di spettatori. Questa fase consiste in una parata durante la quale vengono lanciati dai carri caramelle, cioccolatini e dolciumi, creando un momento di grande festa e partecipazione. Infine, per concludere la giornata in modo suggestivo, si svolge il terzo giro, chiamato "luminaria", che crea un'atmosfera magica grazie all'illuminazione particolare dei carri.
I CARRI ALLEGORICI
Operai, scultori, artigiani e meccanici sono le maestranze all'opera dietro alla creazione dei carri allegorici (o semplicemente "carri") che prendono vita da legno, ferro e cartapesta.
Ciò che conferisce unicità ai carri allegorici è l'elemento distintivo della satira: attraverso la rappresentazione di personaggi o situazioni, essi affrontano con ironia e sarcasmo temi politici o sociali di attualità.
IL PUPO E LA MUSICA ARABITA
Il Pupo è la maschera caratteristica del Carnevale di Fano e svolge la funzione di caricatura del personaggio di maggior rilievo del momento.
Il termine "Pupo" trae origine dalle espressioni in dialetto fanese "el pup" ed "el vulòn", quest'ultima derivante dal francese "nous voulons", richiamando così il periodo di dominio francese del XIX secolo.
Ma passiamo alla musica! L'ultimo carro del corteo nel Carnevale di Fano è rappresentato dal carro della Musica Arabita, una tradizione che si distingue per il suo carattere unico all'interno della festa fanese. In dialetto fanese, "Musica Arabita" si traduce come "musica arrabbiata".
Questa banda musicale eccentrica e strampalata ebbe origine nel 1923, fondata da artigiani e bottegai della comunità. Ancora oggi, numerosi membri della Musica Arabita mantengono la tradizione battendo il tempo con strumenti insoliti, come bidoni, bottiglie, brocche, caffettiere, ombrelli, porta immondizie, zoccoli e molti altri elementi fuori dal comune.
DOLCI DI CARNEVALE: CHIACCHIERE E CASTAGNOLE
Nel periodo del Carnevale, le case delle Marche si riempiono di dolci tradizionali, con particolare attenzione alle "chiacchiere" ed alle "castagnole".
Le "chiacchiere" sono fatte con una pasta dolce e croccante, modellata in sottili nastri ritorti, successivamente fritti e finemente cosparsi di zucchero a velo.
Le "castagnole", invece, sono delle piccole palline di impasto dolce fritte, caratterizzate da una consistenza soffice all'interno e una superficie croccante, ricoperte di zucchero o bagnate nell'alchermes.
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